mercoledì 23 settembre 2009

Pd, Franceschini accusa Bersani


La battaglia per la conquista della segreteria del PD è giunta al momento dei panni sposrchi che si lavano in pubblico. Eccone il resoconto.

Quello che, però,  mi chiedo: ma i 250.000,00 € ed oltre che l'on. Bersani sta spendendo per la sua campagna elettorale, dove li ha presi? La lettura del libro Falce e carrello, di cui ho già scritto qui, è molto illuminante sulla probabile provenienza del denaro.

Pd, Franceschini accusa Bersani: spende troppi soldi. La risposta: è solo caciara

Marino invece parla di brogli nei circoli della Calabria
Il segretario accoglie l'idea di un faccia a faccia a tre
 Il dibattito congressuale nel Pd si addentra su terreni scivolosi, che rischiano di far slittare il confronto nella rissa: a lanciare il sasso sono stati Ignazio Marino, che ha parlato di brogli nei congressi in Calabria, e anche Dario Franceschini, che ha chiesto a Pier Luigi Bersani una maggiore sobrietà nell'uso dei soldi per la campagna in vista delle primarie. Il comitato Bersani ha replicato accusando Franceschini di volerla «buttare in caciare» per il nervosismo a causa dei primi risultati dei congressi dei circoli.

Ad aprire le polemiche ci ha pensato Marino, che ha riferito di gravi irregolarità in alcuni circoli della Calabria, uno dei feudi di esponenti dalemiani, dove si sta imponendo Bersani e dove avrebbero votato più persone degli iscritti. Marino ha parlato di un «bubbone» da estirpare. Anche Franceschini ha definito «sconcertanti» questi episodi.

La commissione di Garanzia regionale è subito intervenuta con verifiche, accertando (con voto all'unanimità) la regolarità del voto a Catanzaro, l'irregolarità in diversi circoli in provincia di Vibo Valentia, e preannunciando di voler accogliere il ricorso del comitato Franceschini per Reggio Calabria, se esso sarà non generico ma circostanziato. La falla è stata dunque arginata subito, ma si presta alla polemica, tant'è che il leghista Federico Bricolo ha parlato di «brogli» e di «uno spettacolo da Prima Repubblica»; mentre Maurizio Gasparri (Pdl) saluta il «fallimento annunciato».

Non meno delicato il secondo punto di polemica, sollevato da Franceschini. Il segretario, in una lettera agli altri due candidati, ha preso spunto dalla campagna di affissioni a pagamento di Bersani, per chiedere un «codice di autoregolamentazione» che eviti la pubblicità a pagamento. Questo per ragioni di sobrietà di fronte alla crisi economica, e perchè i militanti si sono lamentati che i soldi non vengano utilizzati invece in campagne contro il governo. Michele Meta, coordinatore della mozione Marino, ha dato ragione a Franceschini: «Abbiamo visto persino i famigerati "sei per tre" di berlusconiana memoria«, ha sottolineato.

Bersani ha replicato a muso duro, con il suo COmitato che ha ricordato che il Codice di autoregolamentazione c'è già. Ma il punto è proprio questo. In effetti la commissione di Garanzia ha stabilito, il 21 luglio scorso, un tetto di spesa di 250.000 euro per ciascun candidato, quindi le parole di Franceschini alluderebbero a uno sforamento del tetto da parte di Bersani. Anche se non lo si vuole dire apertamente, al comitato Franceschini sono in molti ad essere convinti che ciò sia avvenuto. Le parole del segretario sarebbero un primo segnale per dimostrare che l'attenzione su questo punto è alta, e che non si transigerà. Anche perchè, osserva Marina Sereni, «quello della sobrietà della politica è un tema sentito tra i nostri iscritti e i nostri elettori».

Insomma la sobrietà e la questione morale saranno oggetto di campagna sia nei voti nei Circoli dei prossimi giorni, sia dopo alle primarie. »Evidentemente i risultati non soddisfacenti che giungono dai congressi spingono gli esponenti della mozione Franceschini a 'buttarla in caciarà«, ha commentato Oriano Giovanelli, esponente della mozione Bersani. Intanto, è rispuntata l'idea di un "faccia a faccia" tra i tre candidati, lanciata tre settimane fa da Marino e finora respinta da Bersani e Franceschini. Oggi è stato quest'ultimo a riproporla, ricevendo il plauso di Marino («finalmente»), e annunciando di aver chiesto a Youdem Tv di raccogliere la disponibilità di tutti e tre i candidati per organizzare il dibattito pubblico.
Fonte: il Messaggero.it 22-09-209