sabato 13 dicembre 2008

Ancora lui, l'italiano dei suoi valori!

La nota stonata di Di Pietro


• da Il Riformista del 5 dicembre 2008, pag. 1




Tutti sono d’accordo: quello che sta avvenendo tra le procure di Salerno e Catanzaro è senza precedenti, è una situazione gravissima, si indaga perfino sul Csm e sul suo vicepresidente. Dunque non c’è altro modo per rimettere ordine in questo disastro, in questa guerra di toghe contro toghe, che l’intervento del Capo dello Stato, il quale presiede il Csm. L’unico che non l’ha capito, e che critica l’iniziativa del Quirinale, è Antonio Di Pietro, il quale contesta «il modo e il tono usato», e sostiene addirittura che così «si rischia la criminalizzazione preventiva e preconcetta dell’attività di indagine che sta svolgendo la procura di Salerno».


Sono questi i momenti, quelli in cui viene in causa la responsabilità istituzionale, che si capisce di che pasta sono fatti i politici. E se il Pd non l’avesse capito prima, ora sa perché Di Pietro non può essere, né oggi né domani, un suo alleato.